È con una delicata, romantica e nostalgica poesia dedicata alla Sicilia che la voce di Levante torna a risuonare nelle radio. È uscito ieri Lo stretto necessario, secondo singolo estratto dall’album Magmamemoria, che uscirà invece il prossimo 4 ottobre. Ma stavolta non è sola a decantare la madreterra, bensì in un duetto con Carmen Consoli, artista affermatissima che con la sua carriera ultraventennale fa parte di coloro che hanno reso Catania la “Seattle del sud”.
Del resto, non è raro che le due artiste rivendichino le loro origini siciliane. Se da un lato siamo da sempre abituati alle Consoli celebrare con fierezza il suo luogo natio (bastati pensare al singolo ‘A Finestra estratto dall’album Elettra del 2009), dall’altro abbiamo un’ottica più malinconica come quella di Levante che all’età di 14 anni si è trasferita a Torino con la madre per cambiare vita in un luogo apparentemente più all’avanguardia. Ma la cantautrice di origini palagonesi non rinnega nulla, anzi, dietro a certi segni di degrado riscopre una bellezza nascosta, che intensifica il significato dietro ai ricordi di luoghi e persone.
D’altro canto, il titolo dell’album imminente, Magmamemoria rende omaggio all’Etna. E non solo attraverso i suoi testi, che non sono mai scontati, ma è anche attraverso la letteratura che Claudia Lagona in arte Levante offre un po’ del suo bagaglio emotivo. Nel suo secondo romanzo uscito lo scorso novembre vi sono, infatti, diversi parallelismi col suo vissuto. Per queste ragioni, la rivista Vogue l’ha inserita nella sua Guida annuale alle 100 persone in grado di influenzare le tendenze mondiali nella moda e nell’arte. Del resto, come già ribadito, né Levante né la Consoli sono artiste qualunque.