Una raccolta di scatti per il Fringe Festival di Catania
Tre anime accomunate da una grande sensibilità, da una innata passione che, inevitabilmente, è diventata ragione di vita. Una raccolta di scatti che narrano la storia professionale di tre fotografi, fiore all’occhiello in terra siciliana, opere esposte in una mostra al Centro Fieristico “Le Ciminiere” di Catania, dal 17 al 27 Ottobre, all’interno del Fringe Catania Off Festival.
Dino Stornello, storico fotografo di celebrità del cinema e del teatro, un volto (e una fotocamera) molto conosciuto nell’ambito del mondo dello spettacolo siciliano, basti pensare che da 44 anni è uno dei fotografi ufficiali del Taormina Film Festival e che, già negli anni 80 era fotografo di scena del Teatro Stabile di Catania.
Massimo Pantano, un continuo sguardo nel mondo, un fotografo che ha realizzato oltre 20 reportage in giro per il pianeta (dall’India a Cuba, dalla Thailandia alla Guinea, dal Brasile al Kenya), specializzandosi, inoltre, su moda e nudo artistico.
Antonio Parrinello, che ha spaziato la propria arte tra cronaca, teatro e cinema. Autore di immagini che hanno fatto il giro del mondo, basti pensare allo scatto “Bare di migranti all’interno dell’Hangar di Lampedusa” inserito tra le migliori fotografie dell’anno (2013) dal periodico Internazionale.
La presentazione
La presentazione della mostra è stata occasione di confronto tra gli espositori e il pubblico, in una carrellata di ricordi e aneddoti che hanno fatto ripercorrere oltre 40 anni di professione.
Donatella Turillo, giornalista e fotografa a sua volta, ha accompagnato con empatica accortezza, i racconti dei colleghi, stimolando episodi accaduti a ciascuno di loro, che hanno portato alla luce le difficoltà, ma anche le soddisfazioni, che un fotoreporter affronta per effettuare anche un solo scatto. Emozioni colte in un attimo che connetteranno l’eventuale spettatore tutte le volte che avrà la possibilità di guardarle.
Forse è proprio questo la forza della fotografia, come ha sottolineato Dino Stornello “il miracolo è cogliere l’essenza del personaggio che sta davanti all’obbiettivo, immortalare l’”attimo fuggente””. Una foto può suscitare un caleidoscopio di sentimenti. Un mondo di emozioni che il bravo fotografo sa catturare e che, l’esperienza, permette di trovare il momento giusto, la posizione adeguata e l’attimo esatto da fermare.
Certo, come ha sottolineato Antonio Parrinello, come in ogni settore, il mondo della fotografia è cambiato, sono ormai molto lontani gli anni del famoso “rullino”, merce preziosa e costosa tale da costringere ad attenzionare ogni singolo scatto o, ancora, quando la camera oscura era un santuario quasi impenetrabile a chiunque.
Oggi, l’Intelligenza Artificiale sta prendendo piede, superando di fatto il digitale e stravolgendo, spesso, tutte le tecniche di posa e di scatto ma, come l’evoluzione della tecnologia ha portato anche importanti semplificazioni nell’operatività quotidiana, sicuramente, sarà così anche nel futuro. Toccherà, quindi, a ciascun operatore conoscere e padroneggiare tutti quegli strumenti che le nuove scoperte gli metteranno a servizio.
In fondo, come diceva Michael Wolf, fotografo tedesco, “La mia attrezzatura è quell’insieme di oggetti che si trovano tra l’occhio e il cuore” … e questa è l’unica Arte!!!!