… parte da Gela la mostra sulla nave antica intitolata all’eroe Odisseo
Il 22 Luglio presso il Bosco Littorio di Gela, lungomare est della città, nella struttura denominata Museo delle navi antiche e che a breve sarà terminata e consegnata alla città, è stata aperta al pubblico la prima esposizione pubblica in Sicilia del relitto marittimo più antico del mediterraneo.
Il programma è ambizioso sicuramente nelle parole: rimettere una delle città più antiche della Sicilia al centro della riqualificazione del comparto archeologico siciliano; ridare luce alla ricchezza emersa e disotterrare, quella sepolta o trafugata.
Nei fatti, al momento, possiamo solo ritenerci soddisfatti per il lavoro fin qui svolto dalla Regione Sicilia, dalla Soprintendenza dei Beni culturali di Caltanissetta per l’allestimento e dal Comune di Gela per la tenacia profusa.
Ulisse in Sicilia: una mostra eccezionale
“Ulisse in Sicilia. I luoghi del Mito”, è la nuova e spettacolare esposizione gelese dove il mondo di Ulisse è stato rappresentato diviso in otto sezioni tematiche in cui 80 reperti provenienti da musei regionali, nazionali ed esteri, fanno da parure alla “Nave di Gela”, gioiello e mezzo essenziale in quel viaggio di penitenza che portò l’eroe greco lontano da casa e sulle nostre coste, ma soprattutto a trasformarsi in mito.
Il reperto marittimo è la prima delle tre navi a trovare il suo spazio espositivo permanente all’interno del Museo delle navi antiche. La loro datazione è stata determinata tra il VI e il V secolo avanti Cristo secoli in cui Gela ed il suo fiume erano tra i luoghi più importanti del mediterraneo. Proprio nei fondali marini innanzi alla città, è stata rinvenuta insieme ad altre due imbarcazioni e ad altri tesori che le stesse trasportavano. E per la prima volta viene ricomposta ed esposta al pubblico in Sicilia, dopo il restauro in Inghilterra ed il successo espositivo presso il Museo Archeologico di Forlì.
Ulisse in Sicilia: la location
Il relitto doveva avere la location più adeguata dopo aver fatto gran mostra di se’ fuori dalla sua terra d’origine, e l’obiettivo è stato raggiunto.
Quale miglior posizione che non un bosco di macchia mediterranea antico, vicino alla foce del fiume omonimo della città e che guarda al mare come se la nave fosse ancora in un naturale approdo prima di dover nuovamente salpare. Questa volta però non sarà lei a trasportar persone e merci, ma sarà il motivo per il quale le persone dovranno approdare nella città gelese.
Ulisse in Sicilia: volàno per Gela
Non più manovalanza dei territori limitrofi come negli anni ’50-’70 oppure tecnici specializzati dal nord fino agli anni ’80, ma turisti con fame di cultura, di storia e di paesaggi di notevole bellezza (chilometri di dune sabbiose selvagge e libere; area di nidificazione per le cicogne bianche; riserve naturali; tramonti dai colori intensi, nitidi ed unici; acropoli, necropoli, mura antiche, castello e torre normanne; balconi e vicoli medioevali sul mare).
La mostra è di quelle di straordinario interesse: non solo la nave in tutto il suo maestoso splendore, ma reperti gelesi e opere elleniche in prestito dalla Grecia, dagli Stati Uniti, da Londra, che hanno abbellito musei in tutto il mondo.
Abbiamo disturbato Ulisse per questo viaggio nell’antichità, sapendo che non gli avrebbe fatto difetto una deviazione presso la città dove perì Eschilo, padre della tragedia greca, e dove Archestrato, il poeta siceliota, per primo si prodigò a scrivere di arte culinaria antica.
Ulisse perché esempio di ambizione e tenacia, come quella che questa iniziativa della Regione vuole mostrare partendo da dove tutto sembra più difficile…!
Sarà questa l’occasione per ridare a Gela ciò che la storia, la politica e le amministrazioni del recente passato le hanno sottratto, ovvero luce e riflettori sulle ricchezze archeologiche che rendono la città uno dei più ricchi siti di ritrovamenti del periodo ellenico?