The Black Hand. Il libro di Stephan Talty racconta la storia e l’impegno di Joe Petrosino


La figura di Joe Petrosino è affascinante perché incarna la lotta del bene contro il male, anche a costo di pagare con la propria vita il prezzo di questa scelta. Sullo sfondo c’è la lotta al crimine organizzato e la storia di un integerrimo poliziotto italo-americano ucciso per le strade di Palermo. Tuttavia, la vita di Petrosino sembra ribaltare i cliché su questi argomenti, a partire dalla ostinata volontà di un lustrascarpe italiano a diventare un poliziotto a New York.

Non un poliziotto qualsiasi, appunto, ma uno impegnato contro The Black Hand, una società segreta antesignana della criminalità organizzata in America, che nei primi anni del Novecento aveva fatto centinaia di vittime tra i figli degli immigrati italiani. Egli si ritrova nella difficile posizione di chi deve fare i conti con la violenza e il pregiudizio razziale, contrastare il crimine per amore della legge e del Paese d’adozione, senza mai retrocedere nella difesa della propria gente. Al contrario, indagare contro assassini ed estorsori rappresentava il modo migliore per rendere giustizia a tutta quella gente che aveva dovuto lasciare il proprio Paese per cercare onestamente fortuna nel nuovo mondo

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Non è un caso la storia di Joe Petrosino sia entrata prepotentemente nella cultura di massa attraverso la letteratura, il fumetto, il cinema e la televisione. Ognuno, con il proprio linguaggio, ha contribuito a rendere sempre vive nella memoria le gesta del poliziotto di Padula e, in qualche modo, a fortificarne la leggenda. In questo elenco, Stephan Talty è, soltanto in ordine di tempo, l’ultimo degli scrittori che ha voluto omaggiare la figura di Petrosino nel suo libro The Black Hand – tradotto in Italiano in un libro edito da DeAgostini nel 2017.

 

Un libro tanto avvincente da conquistare Leonardo di Caprio, il quale produrrà un film che verrà proiettato nelle sale nel, 2019, in occasione della ricorrenza dei 110 anni dall’omicidio di Piazza Marina. Si tratta di un prezioso contributo alla memoria che serve a ricordare coloro i quali hanno perso la vita nella lotta contro le mafie e che proprio attraverso scrittori come Talty riesce ad avere un profilo internazionale.

Per tale motivo, lo scorso 19 luglio, Stephan Talty ha ricevuto il premio “Joe Petrosino Sicilia”, conferitogli nella sala Mattarella del Palazzo dei Normanni di Palermo. Presenti alla cerimonia erano i rappresentanti delle associazioni che, a Padula, a Palermo e a New York, portano il nome di Petrosino, per mantenerne la memoria e alimentare la cultura della legalità e dell’impegno antimafia.

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