Milo – Si è concluso, a Milo, tra il plauso generale di un pubblico calorosissimo e attento, il XIII Premio Nazionale Teatrale “Angelo Musco” diretto artisticamente da Mimì Scalia, organizzato dal Comune di Milo (Ct), dalla Regione Sicilia, dalla FITA Sicilia e dall’Associazione Culturale Filocomica Sant’Andrea di Milo.
La cerimonia conclusiva di premiazione è stata brillantemente condotta dal giornalista Salvo La Rosa.
A Mario Incudine Premio alla “Carriera”
Questa la motivazione della giuria: “Personaggio tra i più rappresentativi della nuova world music italiana. Poliedrico artista-cantastorie, apprezzato per la capacità di coniugare in perfetta armonia passione per musica, per il teatro e per la scrittura, porta la sua arte “made in Sicily” in giro per il mondo. Si è distinto come coregista firmando assieme a Moni Ovadia ‘Liolà’ e ‘Le Supplici’, recitando e cantando anche nel ruolo del cantastorie e curandone la traduzione in siciliano e le musiche originali. Tra le figure di spicco dello spettacolo ‘Il Casellante’, tratto dal romanzo di Andrea Camilleri e diretto da Giuseppe Dipasquale, ne firma magistralmente le musiche. Splendido protagonista anche dello spettacolo di teatro musicale ‘Mimì, da sud a sud con le note’ di Domenico Modugno.
Ha all’attivo un tour in quattro continenti e collabora con alcuni tra i più importanti artisti della musica, del teatro e della danza tra i quali, oltre al citato Camilleri, piace ricordare Francesco De Gregori, Franco Battiato, Lucio Dalla, Alessandro Haber, Geppy Gleijeses, Massimo Ghini e Walter Matteini. Mario Incudine due anime, quella teatrale e quella musicale, per un ruolo di “artista sociale” di grande rilievo: smuovere le coscienze per creare una coscienza critica collettiva, per accendere l’idea sul come affrontare le delicate questioni del nostro tempo, per forgiare massa critica che non smetta di porsi interrogativi su fatti politici, sociali, culturale e umani”.
Nel corso della serata momenti di commozione e testimonianza per l’assegnazione della Targa alla Memoria all’attore Gilberto Idonea.
Questa la motivazione della giuria: “Dopo il debutto cinematografico, avvenuto nel 1978 con il film “Turi e i paladini”, un’escalation di successi con pellicole come “Malèna” di Giuseppe Tornatore, “La donna del treno” di Carlo Lizzani” e “Il consiglio d’Egitto” di Emidio Greco e, in televisione, con la presenza in diverse serie tra cui quella da coprotagonista ne “La piovra 10”, magistrale interprete dell’avvocato Rittone. Distintosi anche nella rappresentazione de “La finestra”, lavoro di impegno civile scritto dai giornalisti palermitani Felice Cavallaro e Filippo D’Arpa, Gilberto Idonea è il vero erede del grande Angelo Musco al quale nel 70º anniversario della scomparsa dell’attore catanese ha intitolato uno spettacolo omaggio dal titolo “One man show” che partendo dal Teatro Massimo Bellini di Catania è approdato con successo anche in numerosi teatri americani”.
Soddisfazione espressa dal Sindaco Alfio Cosentino, dall’Assessore alla Cultura Francesca Strano e dal direttore artistico del Premio Mimì Scalia che ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti, una serata indimenticabile e ricchissima di emozioni. Il nostro Premio cresce di anno in anno affermandosi sul territorio nazionale come comprovato dalla presenza di prestigiose compagnie da oltre lo stretto e dalla presenza di giornalisti, critici di risonanza nazionale e un pubblico sempre più colto e selezionato”.
Miglior spettacolo per “1861- La brutale verità” della compagnia “Carma” di Reggio Calabria
La prestigiosa giuria presieduta dall’Avv. Vincenzo Zappulla, presidente dell’istituto Storia dello Spettacolo Siciliano, e formata dalla prof.ssa Sarah Zappulla Muscarà (docente Letteratura Italiana, Letteratura Teatrale italiana, Storia del Cinema), dal sig. Turi Giordano (attore e regista), dal sig. Agostino Zumbo (attore e regista), dal sig. Fabio Costanzo (attore), dal dott. Gianfranco Barbagallo (avvocato specialista in Diritto dell’Arte e Legislazione dello Spettacolo, consigliere regionale FITA Sicilia) e dal sig. Luciano Patanè (in rappresentanza del Comune di Milo), dopo la attenta e corale valutazione delle proposte artistiche delle compagnie precedentemente selezionate, ha scelto, concordemente e unanimemente, e non senza difficoltà vista l’ampia gamma di proposte teatrali, la rosa dei premiati qui di seguito riportata:
- Attrice Non Protagonista, Myriam Pavone (nel ruolo di Criside in “Dyskolos” di Menandro, per la regia di Davide Pulvirenti, compagnia “Caf – Cultura Arte Spettacolo” di Aci Catena);
- Attore Non Protagonista, Andrea Gitto (nel ruolo di Celestino, il cameriere, in “Aragoste di Sicilia” di Gianni Grimaldie Bruno Corbucci, adattamento di Romano Bernardi, per la regia di David Amalfa, a cura dell’associazione culturale “Dietro le Quinte” di Milazzo);
- Attrice Protagonista, Marinella Rodà (nel ruolo di Brigantessa in “1861 La brutale verità”di Michele Carilli, per la regia di Michele Carilli e Lorenzo Praticò, a cura della compagnia “Carma” di Reggio Calabria);
- Attore Protagonista e Migliore regia per Raffaele Furno per lo spettacolo, adattato dallo stesso Furno, “Neapopuli. Errando nell’Invisibile” di Giovanbattista Basile e Italo Calvino;
- Biglietto d’oro per la compagnia “Dietro le quinte” di Milazzo con lo spettacolo “Aragoste di Sicilia”;
- Miglior spettacolo per “1861- La brutale verità” della compagnia “Carma” di Reggio Calabria;
- Premio “Gradimento del Pubblico” per la compagniateatrale “Cambia… Menti” di Santa Venerina in scena con “La Scatola di Marlene” di Nino Criscione, per la regia di Pietro Coco.
- Premio F.I.T.A. (Federazione Italiana Teatro Amatori) Menzione speciale “Prospettive giovani” per l’attrice Alessia Barbera (nel ruolo di Lory in “Il marito di mio figlio”, commedia brillante di Daniele Falleri).