Con la regia di Shelepko ed Ephraim, fino a Domenica 20 Ottobre al Piccolo Teatro della Città di Catania
Uno spettacolo capace di rinnovare la magia del teatro
Sarà in programmazione fino a domani sera, al Piccolo Teatro della Città di Catania, Cecilia e le leggende del mare della compagnia toscana I leggendari, in collaborazione con l’Associazione Compagnia del Cerchio. Lo spettacolo, per la regia di Tania Shelepko ed Ephraim Pepe, rientra nel calendario degli appuntamenti del Fringe Catania Off.
Sullo sfondo della Livorno del 1700, con il suo porto in fiorente ascesa, si intrecciano vicende reali e proiezioni oniriche. In scena Alessandra Donati ed Edoardo Bacchelli. È la continua tensione tra i due a scandire i tempi dell’azione, in un crescendo di parole, melodie e gestualità, in cui anche il silenzio ha il potere dell’eloquenza.
Alessandra Donati e Edoardo Bacchelli: quando anche il silenzio ha il dono della parola
Tra gli elementi di una scenografia minimalistica si muovono un personaggio e il suo autore, il quale costruisce una storia davanti al pianoforte.
C’è qualcosa di pirandelliano in questo intreccio, che richiama i Sei personaggi in cerca d’autore, aprendosi, però, a un orizzonte attuale e compiendo un’evoluzione, per la quale i personaggi non chiedono più alla mente che li ha generati di attribuire un senso al loro esistere sul palcoscenico, ma sono ben consapevoli di quale sia la storia che intendono raccontare.
Si assiste all’autodeterminazione del personaggio, che rivendica per sé il grado di persona, rivolgendosi al pubblico con la fierezza di chi ha sperimentato sulla propria pelle gli accadimenti che ora segnano l’incedere della narrazione. Nel trasmettere messaggi importanti senza menzionare apertamente questioni scottanti risiede la sapienza del testo, che non risulta mai retorico e stucchevole. Non ci sono espedienti o orpelli a riempire la scena.
La bravura degli attori convince gli spettatori
La bravura di Donati e Bacchelli è sufficiente a convincere gli spettatori, che lasciano la sala con la soddisfazione di aver visto qualcosa di autentico. La dolce voce di Cecilia commuove il pubblico. Ha sconfitto le sirene malvagie che infestano il mare. Non teme più il loro subdolo canto.
Libera, canta da sé la sua storia, mentre conduce in salvo la grande nave tra le morbide onde. Anche l’autore acconsente rispettoso. Il pubblico applaude. Lo spettacolo è finito. Quando potrà ricominciare? Tutte le volte in cui crederemo nella magia del teatro, che si rinnova sempre, e non si esaurisce mai.