Sogno e son desto? Mi parlava di fiordalisi, di passeggiate mano nella mano e di televisione asserpolati sul divano. Aveva un sapore buono sognare. Anche la sua fica.
Ma la fica ce l’hanno tutte. Certo, non tutte hanno un buon sapore.
La capacità di farti sognare è di poche, invece.
Amo i sogni, aiutano a vivere. Anche quando vivere non è faticoso.
E’ sempre stata una fatica salutarla, questo sì.
Sogno e son desto? Mi parlava di carrelli da spingere al supermercato, di libri da leggere assieme e di colazioni apparecchiate.
La quotidianità è nemica dell’innamoramento, le dicevo io. Sempre dopo l’ultimo pompino, sia chiaro.
Ripeteva: agli uomini bisogna parlare dopo avergli svuotato le palle.
Quante discussioni.
Non mi hai voluta scegliere, non mi ami abbastanza per realizzare il sogno. Altrimenti sei un vigliacco.
Me lo diceva mentre mi scopava. La cosa non mi disturbava, tutt’altro.
I sogni aiutano l’erezione.
Ha sempre funzionato così, sin dai tempi delle pugnette. Poi mi ha telefonato, smarrita.
Ho trovato una confezione di viagra nella tasca dei pantaloni di mio marito.
Benedetto uomo! Conservalo, più prima che poi, potrà servirmi.
Stronzo!
Mi parlava di cinema da scegliere, di mostre da visitare e di case da arredare. Sapeva sognare.
E’ impossibile non amare i sogni, aiutano a vivere. Anche quando vivere non è male.
Mi parlava. Nel frattempo sogno… e son desto!